Complice il lockdown, negli ultimi mesi è cresciuto l’interesse verso i giochi da tavolo e quelli di società, oggetti di culto mai dimenticati che però, con l’avvento del divertimento digitale, erano finiti in soffitta. Per le tante famiglie bloccate fra le quattro mura domestiche, rispolverare i vecchi giochi in scatola è un ottimo modo per impiegare il tempo divertendosi tutti insieme, anche per non fare indigestione di tv e pc.

Anche i giovani stanno tornando ad apprezzare carte, dadi e tabelloni, riscoprendo le emozioni che si provano quando ci si siede intorno ad un tavolo per sfidarsi sulla velocità, l’intuizione, l’acume tattico o strategico. Per molti il mondo dei giochi da tavolo è limitato ad alcuni passatempi della propria infanzia, come Monopoly, Cluedo o Risiko, ma a questi si sono aggiunti tantissimi altri giochi, più veloci e dalla grafica moderna e allettante. Ce ne sono davvero per tutti i gusti: escape room, giochi per famiglie, giochi di ruolo e persino titoli ispirati ai film e alle serie tv, come jumanji gioco vintage anni 90, Sherlock e Battlestar Galactica.

Il rinnovato interesse verso queste tipologie di giochi ha riportato in auge l’annosa questione inerente la differenza tra giochi da tavolo e giochi di società. Noi, da veri appassionati di divertimento analogico, nei paragrafi che seguono abbiamo deciso di chiarire ogni dubbio in merito a tale argomento.

Differenza tra giochi da tavolo e giochi di società

C’è una tendenza piuttosto diffusa a parlare di giochi da tavolo e giochi di società come se fossero la stessa cosa, ma esiste una differenza ben precisa tra queste due categorie di passatempi. Infatti, affinché un gioco possa rientrare nella categoria dei giochi da tavolo deve possedere due requisiti: una ben definita superficie di gioco, che prende il nome di “tabellone” o “plancia”, e i pezzi, che, a seconda del gioco, possono assumere termini specifici tra cui pedine o segnaposti. Sono esclusi i giochi di carte tradizionali che, pur richiedendo un tavolo, rappresentano una categoria a sé stante. La superficie su cui si svolgono i giochi da tavolo presenta caratteristiche grafiche e dimensioni diverse a seconda del tipo di gioco.

La definizione giochi di società, invece, sta ad indicare un insieme di passatempi che prevedono un’interazione sociale tra più persone, a prescindere dall’uso di un tavolo o di una superficie analoga. Sono, ad esempio, giochi di società, i giochi di carte, i giochi di ruolo e gli stessi giochi da tavolo. Queste tipologie di passatempi non solo aiutano a divertirsi in compagnia ma sono importanti anche per lo sviluppo dei bambini in quanto concorrono al completo sviluppo delle abilità critiche e di concentrazione e insegnano che per raggiungere il traguardo bisogna seguire delle regole e collaborare con gli altri componenti della squadra.

Classificazione dei giochi da tavolo: giochi di simulazione e giochi astratti

I giochi da tavolo possono essere classificati secondo vari criteri. Una delle classificazioni accettate universalmente è quella che distingue i giochi di simulazione da quelli astratti. I primi si presentano sotto forma di simulazione, cioè di rappresentazione di aspetti della vita reale. Pensiamo, ad esempio, a Monopoly, che simula il mondo del mercato immobiliare, Risiko, che ci mette nei panni di generali d’armata che devono simulare una guerra fra più Stati, e Cluedo, in cui i giocatori tentano di risolvere un omicidio, indovinando la tripletta arma-luogo-assassino.

I secondi, invece, hanno poco a che vedere con la riproduzione della realtà; i giocatori sono vincolati alla conoscenza delle regole del gioco, che hanno forti connotazioni geometriche, matematiche o deterministiche. Fra i giochi che fanno parte di questa categoria possiamo citare gli scacchi, la dama, il Mah Jong, il domino e il backgammon. In alcuni di essi per vincere la partita occorre avere esperienza, spiccate doti matematiche e adottare strategie e tattiche vincenti, contrariamente ai giochi di fortuna, dove conta solo la buona sorte e tutti hanno le medesime probabilità di vittoria. Questa caratteristica è tipica dei giochi in cui è un tiro di dado a stabilire l’area in cui piazzarsi, come il Gioco dell’Oca. Ciò però non significa che in tutti i titoli in cui si utilizzano i dadi la fortuna sia il fattore più importante. Basti pensare al Risiko, uno dei giochi da tavolo più apprezzati dagli italiani, che oltre ad essere un gioco di fortuna, perché basato sui dadi, è anche un gioco di strategia, in quanto si fonda su considerazioni statistiche.

Sono considerati giochi astratti pure i giochi di parole, come il Trivial Pursuit, gioco a quiz per eccellenza, lo Scarabeo, in cui i giocatori devono formare delle parole con le lettere a disposizione e incastrarle con quelle degli altri giocatori, e Taboo, nel quale si deve cercare di far indovinare all’altra squadra una parola senza utilizzare una serie di parole.

Altre suddivisioni dei giochi da tavolo

Esistono molte altre suddivisioni dei giochi da tavolo fatte, ad esempio, in ragione del numero di partecipanti o della durata delle partite. Oltre a queste, vi sono vaste classi di giochi individuate in maniera chiara e autonoma rispetto alle precedenti classificazioni.

Tra queste troviamo, ad esempio, i giochi di percorso, caratterizzati da un tragitto lungo il quale i giocatori muovono i propri segnalini con l’obiettivo di giungere al traguardo finale prima degli avversari. Il più classico dei giochi di percorso è il popolarissimo Gioco dell’Oca, ma ne esistono anche di più complessi, come Taboo.

Vi sono poi i party games, giochi di società pensati per intrattenere parecchie persone in occasione di feste o serate tra amici. Di solito si tratta di titoli agili e divertenti che hanno regole semplici che si imparano in fretta, una durata contenuta e possono coinvolgere tutti. Le abilità richieste ai partecipanti variano dal colpo d’occhio all’intuizione, dal pensiero laterale alla capacità di inventare storie, e via discorrendo.

Un genere apparso di recente nel panorama ludico è quello dei giochi Legacy, un termine che si riferisce a tutti quei board games che, una volta completati, non possono essere più giocati poiché è previsto che alcuni materiali vengano distrutti, danneggiati o modificati permanentemente, al punto da non poter più tornare alla situazione originaria. Le modifiche prevedono di attaccare adesivi sul tabellone, scrivere sulle carte da gioco e persino strapparle. Il primo gioco con formula legacy a essere immesso sul mercato è stato Risk Legacy, uscito nel 2011, ma il più famoso è senza dubbio Pandemic Legacy, che riflette il tema di una pandemia globale causata da quattro malattie virulente e della corsa contro il tempo per cercare di arginarle.

Un’altra categoria parecchio recente è quella dei giochi cooperativi ispirati all’Escape Room, come Escapoly, che permette di ricreare a casa una vera e propria escape room, catapultando i giocatori all’interno di una scena del crimine.

I wargames

Per gli amanti dei giochi dai regolamenti intricati esistono i wargame, una categoria di giochi da tavolo nella quale i giocatori sono chiamati a simulare battaglie o guerre realmente avvenute o immaginarie. Trattandosi di solito di titoli che enfatizzano la realtà della simulazione, possono avere regole anche molto complesse, adatte solo ai veri cultori del genere. In un tipico wargame da tavolo il tabellone è rappresentato da una mappa esagonale, in quanto tale forma permette di simulare i movimenti in maniera ottimale. Tante e diverse sono le meccaniche di gioco, dal tiro di dadi alle carte, dalla pedina alla miniatura sino al blocchetto di legno per gestire le unità in gioco. Una tipica distinzione è tra wargame storici, che permettono ai giocatori di rivivere celebri conflitti storici interpretandone le fazioni in lotta, e wargame fantastici, che rappresentano conflitti di saghe fantasy o fantascientifiche, come Il Signore degli anelli, Star Wars o il Trono di Spade, solo per citarne alcune.

Appartengono sovente alla categoria dei wargame, più nello specifico dei wargame tridimensionali, i giochi di miniature, nei quali i pezzi sono delle miniature che rappresentano truppe e veicoli impegnati in battaglie con ambientazione storica, fantasy o di fantascienza. Talvolta le miniature sono così dettagliate da porre questi giochi al confine con il modellismo. Uno dei più celebri wargame tridimensionali è Warhammer 40.000, che vanta un’immensa gamma di miniature che vanno montate, dipinte e fatte combattere su un campo di gioco anch’esso realizzato artigianalmente. Non si tratta di un passatempo alla portata di tutti, visto l’impiego di tempo, l’attenta pianificazione e i costi per la creazione del proprio esercito e l’enorme quantità di regole per la gestione dei pezzi.

Giochi da tavolo german e american

Agli appassionati di giochi da tavolo o anche a chi si sta avvicinando a questo mondo sarà certamente capitato di sentir parlare della distinzione tra giochi da tavolo german e american. I primi sono dei board games sviluppatisi a partire dagli anni Ottanta in Germania, Paese che detiene il primato europeo per numero di giochi prodotti. Non è una coincidenza se uno dei più importanti premi per i giochi da tavolo e i giochi di carte a livello mondiale, lo Spiel des Jahres, viene assegnato proprio in Germania.

I giochi tedeschi sono caratterizzati da poche regole, partite di breve durata (al massimo un paio d’ore) e meccaniche astratte o poco legate all’ambientazione. Di solito l’elemento casualità è determinato dall’estrazione di carte e quasi mai dal lancio dei dadi. I giochi german includono un ampio gruppo di titoli tra cui i più famosi sono Puerto Rico, Tigri & Eufrate, I Coloni di Catan, Ticket to Ride, Agricola e Carcassonne. Quest’ultimo è un gioco di posizionamento in cui la dinamica è incentrata sull’accostamento di vari tipi di tessere allo scopo di comporre gradualmente una parte dell’omonima cittadella francese, a mo’ di puzzle, e accumulare i punti necessari a vincere la partita.

I giochi alla tedesca vengono solitamente contrapposti ai giochi da tavolo american, caratterizzati da ambientazioni forti e l’uso di una componentistica particolarmente ricca e curata. I giochi di stampo americano sono popolati da elfi, maghi, alieni, mostri, astronavi, tentacoli, fucili e armature scintillanti. Tra i più illustri rappresentanti dei giochi da tavolo all’americana troviamo Talisman, Descent, Rising Sun e Zombicide. I tempi di gioco qui partono da un paio di ore fino ad arrivare a giornate intere dedicate a una singola partita.

Spesso si tratta di giochi simulazione storica o di luoghi di fantascienza; non a caso, sono anche considerati figli dei giochi di ruolo, quelli in cui i giocatori si siedono intorno a un tavolo e volano sull’onda della fantasia interpretando personaggi fantasy calati in un determinato contesto ambientativo, sotto la guida di un direttore di gioco o master che racconta la storia che stanno vivendo. L’ambientazione può ispirarsi a un romanzo, a un film o a un’altra fonte creativa. Il più diffuso e conosciuto gioco di ruolo è certamente Dungeons & Dragons, noto universalmente con la sigla D&D, che si ispira alla mitologia e consente ai giocatori di interpretare guerrieri, maghi, ladri, chierici, halfling e nani.