Ticket to Ride fa parte di quel gruppo di giochi da tavolo che hanno segnato la giovinezza di molti appassionati.
Ha origine tedesche, e venne lanciato nel 2004.
A partire da quel momento riscontrò un notevole successo in diverse parti del mondo, al punto tale da essere onorato con diversi premi di riconoscimento. Tra questi ricordiamo quelli maggiormente rilevanti: nello stesso anno, fu premiato come miglior gioco da tavolo e come miglior gioco per famiglie dell’anno; l’anno successivo ha vinto l’International Gamers Award, un premio internazionale riservato ai giochi di guerra e di strategia. Infine, il merito più recente risale al 2014, ed è forse quello più importante, che prende il nome di Spiel des Jahres, un premio tedesco che in italiano si traduce come gioco dell’anno.
Tutto questo, ha fatto si che l’interesse verso il gioco si sia notevolmente incrementato, fino a raggiungere una quota di copie vendute pari a 7.000.000.
Ticket to ride: la storia
L’ambientazione del gioco rimanda agli inizi del Novecento e ci troviamo negli Stati Uniti d’America.
In una tipica giornata autunnale, cinque amici ferrovieri si riunirono e, dopo essersi appassionati alla storia di Phileas Fogg, autore del romanzo Il giro del mondo in 80 giorni, decisero di fare una scommessa.
L’obiettivo era quello di collegare, in una sola settimana, quante più città possibili del Nord America, tramite la rete ferroviaria. Il vincitore avrebbe ricevuto un premio in denaro pari ad un milione di dollari.
Non c’era tempo da perdere, ognuno di loro voleva riuscire nell’intento e accaparrarsi il bottino. Come si può evincere dal racconto, la storia richiama i tempi antichi e può sembrare che si tratti di un gioco tradizionale, ormai passato.
In realtà non è così. Le dinamiche che si creano sono talmente intense e accattivanti, da riuscire a conquistare tutti i giocatori di qualunque età e di non fargli abbassare la soglia dell’attenzione nemmeno per un attimo durante la sessione di gioco.
Provare per credere!
Chi riuscirà a raggiungere l’obiettivo e ad aggiudicarsi il premio finale?
Ticket to ride: regole
Il regolamento del gioco, anche se apparentemente potrebbe sembrare complicato, in realtà è molto semplice, perché si può sintetizzare il tutto in pochi passaggi.
Per questo, viene apprezzato ad ogni età, a partire dagli 8 anni in su, senza creare un distacco generazionale tra i partecipanti.
Il numero di giocatori può variare da 2 a 5, ma generalmente si consiglia di essere almeno in 3, per rendere le dinamiche più interessanti e meno intercettabili tra gli stessi concorrenti. Infatti fa parte di quei giochi di società adatti sia per le famiglie che per piccoli gruppi di amici, per trascorrere qualche momento in allegria e spensieratezza.
Il tempo è variabile, non è sempre uguale, ma dipende dalle dinamiche del gioco che si innescano all’interno di una partita. Generalmente ha una durata che parte da mezz’ora fino ad un’ora circa.
Occorrente per iniziare:
- 1 tabellone raffigurante la mappa del continente
- 240 carte Treno di cinque diversi colori: blu, rosso, verde, giallo e nero
- 144 carte illustrate
- 5 pedine colorate
Pur avendo delle regole abbastanza intuitive, è sempre consigliabile fare un giro di prova prima di cominciare, per evitare di creare eventuali malintesi o incomprensioni da parte di qualcuno.
Per fare ciò, si potrebbe iniziare con un breve percorso, per renderlo più fluido e per permettere di cominciare prima la partita ufficiale.
E’ ora di iniziare l’avventura. La preparazione del gioco è anch’essa abbastanza facile.
Per prima cosa, occorrerà aprire il tabellone e posizionarlo al centro del tavolo. Dopo di che, a tutti i giocatori dovranno essere distribuiti 45 vagoni, quattro carte Treno e tre carte Destinazione. Queste illustrano le due città estreme che dovranno essere collegate tra loro tramite i vagoni. Il giocatore, può decidere quali conservare e quali scartare, considerando che tra tutte è obbligato a tenerne almeno due. E’ importante che esse vengano mantenute segrete agli avversari, per evitare che possano intercettare le strategie messe in atto, impedendone l’attuazione. Quelle scartate andranno messe in fondo al mazzo e posizionate accanto al tabellone, insieme a quelle Treno.
Al centro del tavolo dovranno essere posizionate, in maniera da essere ben visibili a tutti, cinque carte Treno.
Dopo aver ultimato l’allestimento iniziale, il gioco può finalmente cominciare! L’intera partita si compone di diversi turni ed il giro procede in senso orario. Ad ogni turno il giocatore può scegliere di compiere una sola azione, tra queste tre possibili:
- Pescare due carte Treno. Il giocatore può scegliere di pescare tra le cinque carte Treno disposte a faccia scoperta sul tabellone, oppure, tra quelle coperte in cima al mazzo, o ancora, una e una. Se non ci sono più carte che rientrano in questa categoria, allora non sarà possibile scegliere questa opzione.
- Controllare una linea. Questo deve avvenire seguendo delle indicazioni ben precise riportate, che costringeranno il giocatore a cedere un certo numero di carte di un colore specifico. I singoli casi dovranno essere consultati nel manuale.
- Pescare una carta Destinazione. Il giocatore può pescare tre carte dal mazzo Destinazione e deve tenerne almeno una, delle tre, ma anche tutte, se lo ritiene necessario. Quelle scartate, verranno nuovamente mescolate nel mazzo e riposte in fondo.
Quindi, lo scopo di ogni turno è quello di accumulare più punti possibili, raccogliendo le carte Destinazione. Ognuna di esse mostra il nome di due città da collegare e un valore espresso in numeri. Esso si sommerà agli altri, qualora il giocatore completasse le linee, altrimenti il punteggio verrà detratto, se il percorso non venisse completato. Più lungo sarà il tratto ferroviario realizzato e più punti si guadagneranno.
Questo non sempre è facile da realizzare perché ogni linea ferroviaria richiede un determinato numero di carte Treno dello stesso colore.
Il gioco finisce quando un giocatore rimane con uno o due vagoni, rispetto alla sua fornitura iniziale e decreta il suo ultimo turno, consentendo anche agli altri di completare il giro finale.
Dopo di che, ognuno svela le sue carte Destinazione e vengono calcolati i punteggi di tutti i partecipanti, ottenuti tramite il possesso delle carte Destinazione. A questi, verranno aggiunti quelli delle linee ferroviarie e per chi possiede il tratto più lungo è previsto un bonus di dieci punti, da assegnare a più partecipanti, in caso di pari merito.
Vince il giocatore che ha raggiunto il punteggio più alto.
A parità di punti, si considerano gli obiettivi richiesti dalle carte Destinazione che sono stati portati a termine.
Ciò che rende Ticket to ride unico nel suo genere, rispetto ad altri giochi di strategia, è il fatto che ogni sessione di gioco è diversa da un’altra, perché cambiano gli avversari e di conseguenza, anche gli obiettivi da raggiungere, saranno diversi. Quindi non ci si stanca mai, sarà un’esperienza stimolante, sia per un novellino e sia per chi è già a conoscenza del gioco.
Inoltre, durante l’intera partita, l’evoluzione stessa del gioco fa in modo che i giocatori non perdano mai l’attenzione. Anche il turno degli avversari, potrebbe rappresentare un’occasione per studiare meglio le proprie strategie, che potrebbero essere completamente stravolte dagli altri.
In questo caso, esse dovranno essere riformulate dall’inizio e questo modificherebbe ulteriormente tutto l’assetto del gioco.
Dunque, nulla è stabilito, perché da un momento all’altro tutto potrebbe cambiare.
Tale complesso meccanismo rende l’atmosfera di contorno fluida e non pesante. Non trattandosi di giochi di fortuna, bensì di strategia, bisogna porre attenzione alle mosse degli avversari, sin dai primi turni. Infatti è proprio in quegli istanti che iniziano a delinearsi i piani di ognuno, e se vengono intercettati prima, risulterà più semplice ostacolarli. Così, l’obiettivo del gioco diventa più complesso. Non consiste solo nel cercare di vincere, ma soprattutto di impedire agli altri di farlo, limitando il più possibile i loro movimenti all’interno della mappa.
Ticket to ride: edizioni successive
Grazie all’enorme successo che il gioco ha riscontrato, nel corso degli anni sono state pubblicate varie edizioni.Tra queste si distinguono tre versioni base, una deluxe e circa dieci espansioni, che richiedono comunque una base per poter essere utilizzate.
Le versioni base sono: Ticket to ride classico, con la mappa del Nord America e Ticket to ride Europa, con la mappa del continente stesso. Ciò che le differenzia, oltre all’ambientazione, è il fatto che nella seconda versione sono stati aggiunti i tunnel e le stazioni, per rendere il gioco ancora più imprevedibile.
La terza variante, è uscita nel 2006 e prende il nome di Ticket to ride Marklin, che viene considerata da molti quella migliore, rispetto alle altre.
Esse, oltre a distinguersi tra loro per le differenti ambientazioni proposte, hanno apportato anche qualche modifica alle regole.
A seguire, troviamo la versione deluxe pubblicata nel 2014, in occasione del decimo anniversario del gioco, che prende il nome di Ticket to ride: 10th Anniversary. Viene considerata come un pezzo da collezione, per i fan più accaniti del genere, e presenta alcune differenze rispetto ai suoi predecessori: il tabellone e le carte sono più grandi, nuova grafica e nuovi vagoni colorati che vengono appositamente contenuti all’interno di alcune scatole in latta.
Tra le espansioni, uscite nel corso degli anni, troviamo: Mystery Train, USA 1910, The Dice Expansion, Europa 1912, Alvin & Dexter. A queste è possibile integrare anche alcune mappe, che hanno l’obiettivo di modificare alcune regole del gioco.